Notte confusa
di sogni che sembrano veri
e il tessuto cerebrale irritato
Gli occhi
troppo asciutti
per piangere
Ogni pensiero
anche insulso
fermenta
E il dolore
è solo un sintomo
-silenziarlo
non serve
Mi bendo
per tenere
gli occhi chiusi
incollati
alla mia testa
E tutto è insormontabile
-ogni cosa nel buio
perde i suoi confini
Avere le ossa a pezzi
non è indicato
in caso di insonnia
Da lontano
nonostante i doppi vetri
Fischi
leggerissimi
che non mi spiego
E alla finestra
l’aria è gelata
non sembra primavera
Come se il cielo
fosse vuoto
da ogni dove
l’eco di uccelli
apparentemente inesistenti
-saranno quelli
di cui parlavano
alle elementari
Ne intuisco
ed immagino
le traiettorie antigravitazionali
E sembra tutto
troppo stupido
Non sono che un ammasso
di nero pesante
nell’universo


Confused night
of dreams that seem true
And irritated brain tissue
The eyes
too dry
to weep
Every thought
– no matter how dull –
is fermenting.
And the pain
is just a symptom
– silencing it
won’t do.
I blindfold myself
to keep
the eyes closed
glued
to my head
And everything is insurmountable
– each thing in the dark
loses its borders
Having crushed bones
is not suitable
in case of insomnia
From afar
despite the double glaze
Light whistles
that I can’t explain.
And at the window
the air is frozen
it doesn’t look like spring
As if the sky
was empty
from everywhere
the echo of apparently
non-existent birds
– maybe those
whom they spoke of
in first grade
I grasp
and imagine
their anti-gravitational trajectories
And it all seems
too stupid
I’m just a cluster
of heavy black
in the universe


Valeria Farinella . 2013